domenica 17 giugno 2018


Clonazioni da un minuscolo seme...


Mc 4, 26-27

"Il regno di Dio è come un uomo che getta il seme nella terra; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce; come, egli stesso non lo sa: dorma o vegli, il seme germoglia e cresce”.


Sto con Lui, con questa Sua Parola, nel silenzio e a Lui mi affido… Solo qui veramente l’ascolto, posso sentirLo  crescere in me...

Mi rendo conto di “essere” solo nella misura in cui cesso di esistere. Nel vuoto la Vita. In tanta presunta pienezza il “non essere”.

Dio è Vita che si dona, si moltiplica e si espande nel vento, tra le nubi, in ogni pianta e in ogni fiore. Presenza ovunque da cui mi astengo se non adoro…. Troppo a lungo mi astengo!… Talmente breve il tempo della Vita… Per cui ringrazio un palpito del cuore, le rondini ed il cielo, l’inconsapevole bimbo che dona il Suo Sorriso. Attimi, in cui si lascia intravvedere un frammento d’Eterno. Ciò che anche io posso percepire in me in momenti di Grazia come questo… per Sua Grazia e Luce. Così tanta luce che anche ad occhi chiusi scalda, sorride... inebria. Ora e sempre, per sempre sia lodato!...

Un monaco ha in mano dei fiori: anche questi fiori sono dono di Dio... Che cosa possiamo infatti aggiungere noi alla Sua Gloria se non che restituirli umilmente al Suo altare?… Silenzio nella Presenza. Pace. Gratitudine. Colma di Lui ogni creatura in cui Lui, attraverso il mio sguardo, Se Stesso contempla...

Dinanzi alla statua di San Benedetto una stele ammonisce: “Nulla anteporre all’amore per Cristo” (Regula Monachorum - Cap. 4.1)… E’ rivolta a me la Parola che sgorga come fonte dal Salmo…

“Ma più potente delle voci di grandi acque, più potente dei flutti del mare, potente nell’alto è il Signore” (Sal. 92)

Così quel minuscolo seme s’ espande e genera un frutto nel cuore: “Farò entrare in voi il mio spirito e rivivrete; vi farò riposare nel vostro paese; saprete che io sono il Signore” (Ez. 37, 12b-14)

Chi sono dunque adesso se non letto di un fiume?…  Lasciar scorrere Lui in me verso l’altro. Solo qui è Vita, solo qui è Amore!…


Renato Pernice (guida Tov)
Deserto mensile del 17 Giugno 2018
presso Monastero Dusmet (Nicolosi - Ct)

lunedì 11 giugno 2018

Lampada ai miei passi




Alla fine di questo laboratorio  posso dire di averne tratto grande profitto per quanto riguarda la mia vita spirituale. Questa esperienza mi ha dato modo infatti, di mettere a nudo quelle ferite che ancora "sanguinano" nella mia anima e ho imparato ad accettare con amore la mia sofferenza, abbandonandomi completamente nelle mani del Signore. Ho avuto anche momenti di crisi e profonda commozione quando abbiamo affrontato il tema del perdono e l'invito ad amare come Gesù cercando di pensare ed essere come lui. Si tratta di entrare "personalmente" nel cuore della preghiera e inizialmente ho trovato molta difficoltà a causa dei miei "blocchi spirituali". Ma mi sono anche confrontata con altri fratelli, incontrando sul mio cammino persone di alta spiritualità che mi hanno aiutata a comprendere come la Parola sia davvero importante e veramente "lampada" che sostiene i nostri passi. Ho imparato a pregare con i Salmi e per mezzo di essi, a "dialogare" con Dio, esprimendo la mia esperienza di vita, lodandolo, adorandolo, ringraziandolo e anche rivolgendomi a lui nel dolore. Ho sperimentato varie modalità di preghiera e adesso sto cercando di individuare quella che più si adatta al mio spirito. Ora che il laboratorio volge al termine cercherò di valorizzare il tempo della preghiera per mezzo della "sacra mezz'ora quotidiana" approfondendo la meditazione e la contemplazione della Parola. E' nato anche in me il desiderio di diventare io stessa guida nei TOV. Mi affido al Signore, e se questa è la Sua Volontà, andrò avanti su questa via di Nuova Evangelizzazione, seguendo con fervore le orme di Padre Ignacio.



Cinzia Tomarchio

Monastero Benedettino "Dusmet" - Nicolosi (Ct)

Deserto 11 giugno 2018

Una via luminosa




Questo Laboratorio di Preghiera mi ha aiutato ad approfondire il cammino spirituale, a conoscere il Maestro e a incontrarlo nelle persone e nelle situazioni della mia vita, a gustare la Sua Presenza e a testimoniarlo nel quotidiano. E' stata per me una scuola nella quale ho imparato ad approfondire la vita cristiana. In essa si cresce e aumenta il desiderio di incontrare il Signore della Vita. Una via luminosa che conduce a un'unica meta: Gesù.



Partecipante

Monastero Benedettino "Dusmet" - Nicolosi (Ct)

Deserto 11 giugno 2018

Una profonda ricerca di Dio




Ho iniziato il "Laboratorio di Preghiera e Vita" con qualche incertezza, non sapendo se sarei riuscita a portarlo a termine. Oggi mi rendo conto che il tempo è volato e non ho perso che una sola sessione. Fin dal primo incontro "preliminare" ho avvertito dentro di me un forte desiderio ed ero impaziente di conoscere la "formula" per pregare bene. Chiedevo da tempo al Signore che mi insegnasse a pregare, perché ritenevo di non esserne capace. Sono consapevole del fatto che non basta ripetere a memoria delle frasi per dire "ho pregato". Il Laboratorio ha risposto in pieno a questo mio desiderio di avvicinarmi a una preghiera "sentita", "viva", fatta non di emozioni superficiali ma di profonda ricerca di Dio. La scoperta che esistono diverse modalità di preghiera mi ha aiutato parecchio nel mio cammino spirituale. L'affidarmi allo Spirito Santo in maniera totale per arrivare a contemplare la persona di Gesù, è stata per me un'esperienza molto forte. Sento parlare spesso dell'importanza dello Spirito ma "viverlo" e abbandonarsi a Lui per mezzo di questo cammino, è stata una vera e propria "rivelazione". Quando Lo invoco nelle difficoltà, percepisco la Sua azione e come si placa in me ogni ansia. Da quando ho iniziato il Laboratorio posso quindi affermare che anche la mia vita quotidiana sta cambiando. Il chiedermi ogni giorno davanti a scelte e situazioni complicate che cosa avrebbe fatto Gesù o come si comporterebbe se fosse al mio posto, mi ha fatto capire che c'è una profonda differenza tra il "buonismo" che sono solita applicare in tante circostanze e il vero agire del Maestro. Vedo quanto piccola è ancora la mia fede. In realtà il vero cristiano è sempre "in cammino", è un "pellegrino" che non si ferma mai e mi rendo conto di essere ancora molto lontana dal traguardo. Ho imparato questo proprio mediante il  Laboratorio che è stata per me un'esperienza molto positiva, forte e vissuta intensamente. Rendo grazie a Dio per questo dono.



Marisa Consoli

Monastero Benedettino "Dusmet" - Nicolosi (Ct)

Deserto 11 giugno 2018

Tanta Luce sul mio cammino!...




Avendo vissuto l'esperienza di questo" Laboratorio di Preghiera e Vita", posso ritenermi soddisfatta perché era quello che cercavo: la Presenza di Gesù, il sentirlo dentro di me e imparare ad ascoltarlo intensamente… E' stato bello aprire la Bibbia ogni giorno ed essere seguita per capire meglio alcuni aspetti dell'Antico e del Nuovo Testamento o pregare i Salmi e scoprire tutte le verità e gli insegnamenti che contengono e, con essi ringraziare e lodare Dio. Molto importante poi la pratica della "sacra mezz'ora" di preghiera giornaliera per riflettere e approfondire la Parola. Nella mia vita quotidiana ho ricevuto così tanta forza, anche se è sempre difficile affrontare i problemi della famiglia. Sento però adesso che c'è Qualcuno che mi guida e dona Luce al mio cammino.



Partecipante

Monastero Benedettino "Dusmet" - Nicolosi (Ct)

Deserto 11 giugno 2018

Uno strumento prezioso per incontrare Dio




Alla fine di questo itinerario, sento che il mio modo di pregare è cambiato in meglio. Ho molto apprezzato il metodo, la disciplina e i singoli temi trattati nel corso delle sessioni. Certo non ho avuto risposta a tutte le mie domande su come pregare, ma indubbiamente questo percorso mi ha offerto uno strumento prezioso per incontrare Dio. Ringrazio il Signore e la nostra guida che è stata suo valido strumento, per aver avuto pazienza e misericordia con me e col mio iniziale scarso entusiasmo nell'accostarmi alla preghiera. I messaggi di ogni sessione mi hanno offerto inoltre molti spunti di meditazione e conversione anche in riferimento alla mia vita quotidiana, specialmente in rapporto al mio modo di affrontare gli avvenimenti e di relazionarmi con i fratelli che incontro ogni giorno. Non posso quindi che ringraziare padre Ignacio e tutte le guide che si spendono per diffondere i Laboratori di Preghiera e Vita.



Massimo Sapienza

Monastero Benedettino "Dusmet" - Nicolosi (Ct)

Deserto 11 giugno 2018


La Parola è diventata Vita





Dopo aver frequentato assiduamente il "Laboratorio di Preghiera e Vita", posso dire di essere riuscita a familiarizzare con la Parola. Nel mio passato avevo frequentato un gruppo che mi aveva fatto deviare dalla corretta interpretazione della Scrittura. Ho sempre avuto il desiderio di entrare in una relazione più profonda con essa, ma in quel periodo la mia sete spirituale, male indirizzata, mi stava facendo precipitare letteralmente in un abisso, al punto che avevo perfino paura a pronunciare le sole parole "Spirito Santo" e "Comunità". L'esperienza del Laboratorio mi ha finalmente liberato da questa difficoltà e ora posso di nuovo invocarlo anche se è ancora lontana la meta di una perfetta intimità. Sento adesso che la Parola mi trasmette vita e, cercando di imitare Maria nell'ascolto, ho imparato a meditarla nel mio cuore e mi piace anche citarla nelle conversazioni che ho durante la giornata, anche quando parlo con qualcuno al telefono. Proprio come la Samaritana al pozzo, sento il bisogno di attingere continuamente a questa fonte inesauribile e il desiderio scaturisce dalla percezione di una relazione più intima e personale con la Trinità. Solo ora posso dire di conoscere il Padre, anche se nel passato, esattamente cinque anni fa, ne avevo già fatto esperienza nel corso di una mia malattia: portando allora la mia Croce come Gesù e abbandonandomi a Lui con fiducia. Ma, una volta guarita, non riuscivo più a sentire in me la Sua Presenza. Ora so che abbiamo tutti un Padre buono che ci ama indipendentemente dalla condizione in cui ci troviamo, un Padre che si preoccupa e provvede sempre alle necessità di ogni sua creatura, non ci abbandona mai e ci aspetta sempre a braccia aperte, come nel caso del "figliol prodigo", pronto a riversare ogni Sua Misericordia nei nostri cuori. Sopratutto durante le sessioni ho sperimentato di essere per Lui una figlia amata con tanta tenerezza. Durante la settimana cercavo di mettere spesso in pratica quello che la Parola mi proponeva come obiettivo anche se non sempre ci riuscivo. Dopo aver attraversato un lungo tempo di aridità, proprio come Abramo in cerca della terra perduta, si è risvegliato in me il desiderio dell'annuncio. Sento che Gesù vuole inviarmi come apostolo del Suo Amore. Sono diventata sua amica e discepola ma occorre che io rimanga in Lui come il tralcio nella Vite, perché altrimenti non potrei fare nulla. E' il momento di lasciare le reti e di seguirlo. Cercherò di essere paziente, umile e povera come Lui. Prima di iniziare questo Laboratorio, sentivo in me come un blocco interiore e non riuscivo a mettermi in una relazione intima col mio Signore. Adesso, anche mentalmente gli parlo fin dal mattino e gli chiedo che mi doni occhi, orecchie e cuore come quelli suoi e la preghiera scritta è diventata per me come "fonte di acqua viva" che sgorga impetuosa dal mio cuore.





Giuseppa Patanè


Monastero Benedettino "Dusmet" - Nicolosi (Ct)


Deserto 11 giugno 2018






Con gli occhi di Gesù



Dal momento in cui Gesù mi ha messo nel cuore il desiderio di cercarlo e con immensa mia gioia si è fatto trovare, facendomi sentire con stupore e meraviglia la grandezza e la bellezza di poter essere per Lui madre, sorella e fratello, la preghiera è diventata per me una gioia e un fiume di Pace nel cuore che mi allontana dalle tempeste della vita e ristora il mio cuore. L'ho sempre percepita come un "respiro dell'anima" che inala il sospiro di Dio, un bene prezioso che niente e nessuno può toglierci, anche se ci trovassimo nel più lontano e disperso luogo della terra o in mezzo a una terribile tempesta. E' possibile che un giorno tutto ci venga tolto o proibito ma la gioia di ritirarci con il nostro Creatore e lasciare che Egli ristori il nostro cuore mai potrà esserci tolta. Con tanta semplicità  e tanto amore verso Dio, mi sono accostato alla preghiera sin dalla giovinezza, ma adesso, dopo aver vissuto questa esperienza del "Laboratorio di preghiera e Vita", ho capito che ci sono tanti modi per superare noi stessi, i nostri limiti, le nostre resistenze ad accogliere l'Amore di Dio, riuscendo a vedere oltre quel muro che i nostri occhi non riescono di solito a oltrepassare. Tentazioni e ostacoli non sono stati pochi in questo periodo e hanno messo a dura prova la mia buona volontà ma il Laboratorio mi ha fatto scoprire che posso farcela a guardare con gli occhi di Gesù, a perdonare per amor Suo, perché l'Amore si nutre di sacrificio e il male si vince con il bene così che il cuore dell'uomo entri in sintonia con quello di Dio, "in Spirito e Verità". Certamente è stato Lui a volere che io facessi questa esperienza e ora mi chiedo cosa si aspetta ancora da me. Spero di non deluderlo mai, di essere sempre docile all'azione del Suo Santo Spirito per poter adempiere nel modo migliore i compiti che Egli vorrà ancora assegnarmi a Sua maggior Gloria, per collaborare con Lui nella conversione delle anime e goderlo un giorno nella contemplazione di quella eterna Gioia che oggi posso solo assaporare per brevi attimi e che desidero sempre più per me, per tutti i miei cari e per il mondo intero.



Giuseppe Guglielmino

Monastero Benedettino "Dusmet" - Nicolosi (Ct)

Deserto 11 giugno 2018