Con Maria nel Mistero Trinitario
domenica 4 gennaio 2015
Tra tutte le sessioni di questo "Laboratorio di Preghiera e Vita", non riesco a individuare un momento più bello degli altri perché in tutti gli incontri sono rimasta soddisfatta dello scambio di esperienze di fede nel nostro piccolo gruppo, dal quale ho ricevuto forza e stimolo per andare avanti come Guida.
Sicuramente, la principale novità, rispetto ad altri precedenti laboratori, cui ho partecipato, è stata quella di aver ricevuto tanta forza nella Fede e tanta consolazione nel percepire qualcosa di più profondo rispetto al passato. Mi sembra di progredire costantemente verso una fede più adulta, meno legata ai "segni", anche se alti, bassi e tante contraddizioni continuano a susseguirsi.
Soprattutto, nel corso di queste sessioni, mi sembra di aver conseguito una più matura consapevolezza del mistero trinitario.
Più che parlarne, nel voler "vivere" la Trinità, ho pensato a una similitudine: come una spiga sono pronta anch'io a divenire farina per l'Ostia, al fine di essere in comunione con Gesù, e Lui in me, quando la mia anima se ne ciberà.
Ho compreso quindi che "vivere" la Trinità è possibile nell'Eucarestia, dove incontro le Tre Persone. Lo Spirito Santo che, come il vento soffia il fuoco dell'Amore e permette il miracolo della trasformazione dell'Ostia in corpo di Cristo-Persona, richiama infatti anche la Presenza del Padre.
Nel corso delle meditazioni, ho "vissuto" lo Spirito Santo attraverso i suoi "segni", pronti a dialogare con me per darmi consigli: ora sotto forma di vento, altre volte in forma di nuvole, o come manto marrone (segno di umiltà) al cui interno è nascosto un tesoro. In queste sessioni ho chiesto dunque allo Spirito Santo la "Scienza", che "viene dall'Umiltà, deriva dalla Verità ed è sigillo, fede e perseveranza nell'Amore".
Quel sigillo mi ha portato a Maria, sempre mia collaboratrice, ritrovata al Santuario della Madonna delle Lacrime di Siracusa, dove ho preso consapevolezza che il "Quadro" è il mezzo busto del Cuore Immacolato di Maria, cui mi sono consacrata a 14 anni. Con Maria ora vogiio "vivere" la Trinità, approfondendo l'atteggiamento di Lei sempre in preghiera e meditazione. Ella infatti custodiva in sé parole e avvenimenti, mentre diceva il suo "fiat!", in pieno abbandono a Dio e rispettava tanto Suo Figlio, da obbedirgli sempre con amore ed assertività.
Certamente, nell'impegnarmi a vivere la Trinità, mi servirà la pazienza di Giobbe ed il fare "penitenza in polvere ed in cenere", confessandomi più spesso, al fine di ottenere un cambiamento che cominci da me stessa, mettendo in pratica proprio le parole che ho scritto in questo periodo, rispondendo con coerenza alla domanda che mi sono posta: "chi" voglio essere e diventare?
In conclusione, cercherò di "fare compagnia" a Gesù nel Getsemani con l'Eucarestia, dandogli un po' di me stessa ogni giorno, per tutti i giorni della mia vita, nell'ascolto perseverante della Parola e dello Spirito Santo.
Adelina Fidelbo (Guida Tov)
parrocchia Madonna delle Lacrime
(Trappeto - S. Giovanni La Punta - Ct)
Deserto: 4 gennaio 2015